Aloha 🙂

Ho deciso di dare un ulteriore input alla mia passione per la comunicazione, al mio sempre voler condividere e al mio per le interviste.

Sono nata e cresciuta curiosa, sempre fatto mille domande, volevo sempre capire e cio’ mi ha aiutata col tempo ad apprezzare di piu’ quando potevo, ad analizzare e creare connessioni con le persone, con le aziende, con le esperienze.

Proprio ieri, a un matrimonio, una invitata al mio stesso tavolo, mi ha detto qualcosa che nessuno mi aveva mai detto: Sei Intuitiva.

Wow.

Quelle frasi e situazioni ed emozioni che ti colgono impreparata, ma che apprezzi.

Non mi ero mai data questa definizione, ma di sicuro ho sempre percepito di avere i tratti dell’intuizione:

Dal piacere innato dell’osservazione, al ricordarmi i sogni e viverli sempre con grande intensita’, ad ascoltare e apprezzare le critiche costruttive, a essere aperta al confronto piu’ che evadere per paura di esso..

Il soffrire le persone astiose, pigre e negative, ma creare forti e durevoli legami emotivi con persone belle dentro con personalita’ brillanti e un cuore gigante.

Crescendo ho anche imparato ad apprezzare la solitudine, mi piace ancora molto organizzare, stare in compagnia, accettare gli inviti, adorare gli eventi, ma mi fa bene anche stare sola, prendere del tempo per riflettere, analizzare e raccogliere idee, progetti, sogni!

oahu, hawaii, waikiki, youtube, sunflower, sunshine

Quindi..

eccomi qui per usare spero nel migliore di modi questo essere intuitiva e condividere con voi un po’ di tutto sul mio canale

https://www.youtube.com/channel/UCvIJrps_ZC0KsmrptKGezBg/featured

Come detto prima.. sono molto aperta e apprezzo le critiche costruttive, quindi please please lasciatemi i vostri commenti su cosa migliorare, su cosa vorreste vedere di piu’ e tutte le altre idee e opinioni che avete 🙂

 

 

 

  • Ciao Fabrizio! Cosa ha ispirato i tuoi libri “Google My Business per il Food: Ottenere il massimo della visibilità nei risultati di ricerca” e “Food Marketing Jetpack: Come i ristoratori hanno affrontato la pandemia”?

Ho voluto creare delle letture semplici, brevi e con un piano pratico. Togliendo l’aspetto filosofico e puntando direttamente alla soluzione di alcune esigenze.

Questi due titoli sono dei “mini-manuali”, quindi adatti ad un pubblico specifico, ossia coloro che operano nel mondo del food.

 

jetpack, book, food, marketing, scrittura, successo, stimoli, ispirazione, moving forward

 

  • Come sei diventato scrittore?

Non mi definisco uno scrittore, farei un grande torto a tanta gente J

Principalmente ho voluto abbattere la mia impermeabilità alla lingua italiana, sin da piccolo ho sempre avuto delle difficoltà dovute anche alle mie balbuzie. Per questo, grazie anche alla “tranquillità” del lockdown, ho avuto occasione di leggere tanti libri per poi sfociare nel primo tentativo di scrittura.

  • Chi ti ha supportato di più nella scrittura dei tuoi libri?

Letizia, la mia collega. Devo a lei i miei progressi.

  • Che relazione hai con i tuoi editori?

Nessuna, per ora ho sfruttato la possibilità di pubblicare attraverso Amazon

  • In quale momento e luogo ti senti più creativo e scrivi di più?

Ho preso l’abitudine di alzarmi molto presto al mattino, dopo colazione e in determinate giornate delle settimane, impiego circa 90 minuti alla scrittura. Ho dedicato un vecchio portatile per questo genere di attività e anche un angolo della mia casa. Mentre scrivo sono privo di distrazioni, il computer non ha connessione ad internet (solo al termine della sessione lo collego alla rete per fare un backup online del file) e lo smartphone è molto lontano dalla postazione. Di sottofondo musica “lofi beats”

  • C’è un* scrittore/rice che ti ha spinto e ispirato alla scrittura?

Tiziano Terziani, è stato lui a darmi questa “spinta”, mentre l’ispirazione per il libro che uscirà il 7 luglio (spero) è di Stefano Benni, la grammatica di Dio.

  • Quale messaggio vuoi passare con i tuoi libri?

Riguardo i manuali mi piace trasmettere un metodo, molto spesso mi sono trovato a collaborare con persone legate prettamente agli obiettivi, mentre ho avuto prova che per raggiungere questi ultimi devi possedere un buon metodo, altrimenti sei costretto a reinventarti ogni giorno.

  • Hai già in mente un altro testo?

Si, tutti noi con difficoltà espressive possediamo una grande quantità di storie (e concetti) inespresse, non nascondo ho tanta voglia di raccontarle.

 

 

  • Come concili la vita di scrittore con il tuo attuale lavoro di Fondatore e CEO di Maiora Labs, Ingenio Labs, Videns Pictures?

Con delle buone abitudini, ho la sfortuna di non essere padre, quindi per ora riesco a gestire tutto con buoni successi.

  • Con quale passaggio da entrambi i libri vuoi salutarci?

Chi vuol muovere il mondo, prima muova se stesso.

Essendo dei manuali ci sono pochi “passaggi” da menzionare, però questo aforisma racchiude l’essenza di questi manoscritti.

  • PS a chi vuoi dedicare questa intervista?

A te, Silvia e alla genuinità del nostro rapporto. Seppur siano passati 16 anni da quando ci siamo conosciuti e migliaia di chilometri ci dividono, oggi mi trovo a parlare con te e ritengo sia molto prezioso. Siamo cresciuti entrambi con dei modelli validi e forti, abbiamo fatto tanto per salvaguardare la nostra persona da tutto ciò che ha tentato di minare il nostro cammino. Quindi la dedico a te, alla tua “antifragilità” e al tuo modo di saper prosperare in tutte le occasioni di vita.

 

 

 

Il mio primo viaggio ……lontano!

“Se un giorno potrai, fai in modo di andare a visitare l’Australia, ne rimarrai colpita e ti innamorerai”; questo mi diceva una cugina che era stata in viaggio di nozze in Australia e, come lei, anche altre persone.

Ma pensavo che era così lontana che mai sarei riuscita ad andare nella terra dei canguri  e…..per me dei Koala!

Invece tutto si è avverato …..8 Novembre 2013.. partenza per un lungo viaggio aereo che mi ha portato alla mia prima tappa australiana….

Perth….. città stupenda,  per  il clima eccezionale (praticamente quasi sempre primaverile) e  per la  qualità di vita.

Uscire dall’aeroporto e percepire immediatamente la sensazione di “grandezza” …strade ampie, grandi alberi di eucalipto,  una moltitudine di grattacieli

Era novembre ed era inizio estate ….temperature intorno ai 30 gradi  (un bel caldo asciutto) un bel sole e la prima sensazione “strana” per me è stata vedere le decorazioni e gli addobbi natalizi……inusuale  per noi italiani abituati al Natale in inverno.

Camminare per i viali e sentire il profumo degli alberi di jacaranda,  con i meravigliosi fiori rosa-violacei….ammirare lo sky line  lungo il fiume Swan….dormire in un albergo-grattacielo per la prima volta in vita mia!…. passeggiare nel verde dei parchi – Kings park è meraviglioso e grandissimo, anche più grande di Central Park a New York –  vedere i cigni neri con i loro piccoli ed  immergersi nel traffico serale della città in fermento per un concerto di Michael Bublè.

Visitare il CAVERSHAM wildlife park dove molti animali sono lasciati liberi ….insomma un mix tra safari e zoo dove poter guardare dal vivo i primi canguri, ma soprattutto fare la conoscenza del simpaticissimo wombat!

CAVERSHAM, wildlife, park, animals, australia

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Ma una giornata davvero speciale l’ho vissuta a Fremantle,  zona di mare a pochi km da Perth, una cittadina deliziosa in stile vittoriano  con le sue costruzioni a 2 piani il cui piano superiore ha quasi sempre un ballatoio (mi fa pensare un po’ alle case di New Orleans nei vecchi film) e  luogo di sbarco  dei primi galeotti deportati dall’Inghilterra nel lontano 1830/1859 e carcerati nella prigione di Fremantle.

Facciamo visita ad una ex fattoria di alligatori trasformata poi in birreria  il cui nome è  “little creatures” per un quick lunch…..si trova proprio sul mare ed è un edificio particolare dove si respira aria di leggerezza ed  una accoglienza amichevole, oltre alla vista di  un bel panorama sul mare.

La cittadina  in quel giorno era in festa e mi ritengo fortunata per aver potuto vivere un’esperienza unica…le strade erano pervase da musica…tanta musica e da fiumi di persone  che ballavano… era stupendo farsi trascinare e coinvolgere….qua e là potevi incontrare bimbi con i genitori che dipingevano l’asfalto con i gessetti …. Vedere sfilare gente in maschera ….tutto ciò era inebriante….sempre porterò con me il ricordo di questo giorno.

Ma altre tappe ci aspettavano….quindi di nuovo in aereo ….pendere l’aereo in Australia è come prendere un treno  (o un autobus) in Italia  ( nel senso che è molto comune, ci sono piccoli aeroporti ovunque e quando viaggi domestic in pratica i controlli sono pochissimi e molto veloci ….  direzione :

Melbourne!

Città dinamica e giovane, dove forte è l’impatto architettonico dei suoi palazzi; si possono ammirare facciate dei palazzi moderni dai disegni, forme e colori più strani e curiosi in contrasto con le costruzioni più datate in stile e quelle   monumentali ……città dove si respira aria di cultura, arte, musica e….. dove, a  mio avviso,  si respira anche aria di italianità ….(in fondo questa è terra di immigrati in cerca di oro!)

Una città particolare per L’Australia ….  L’unica grande città con un clima non meraviglioso ( infatti abbiamo beccato freddo e pioggia) ma al tempo stesso la città forse piu viva in assoluto con i suoi tantissimi eventi , alcuni dei quali di livello internazionale ( Australian open , F1 gran prix…..)  ci imbattiamo in un concerto gratuito in piazza …di lunedi !

Parchi  immensi, ben curati, molto verdi e con tanti fiori ….si incontrano persone che fanno la loro corsetta e gruppi in allenamento….negli alberi puoi trovare e sentire il rumore dei tanti pappagalli coloratissimi

Il più piacevole alla vista e per una passeggiata è Carlton Park dove ammirare Il Royal Exhibition Building e il “quartiere italiano” di Carlton, con i suoi edifici eleganti i suoi bar e ristoranti.

E poi recarsi a visitare almeno uno dei  centri commerciali….il Melbourne Central ….fantastico! un edificio d’epoca racchiuso nel centro commerciale e sovrastato da una cupola di vetro….

Passeggiando per le strade mi colpisce un edificio….il “public bath”  con un’ala per le signore e una per i signori….mi fa pensare ad’un epoca ormai andata….

Facciamo anche una visita allo zoo…. Ma soprattutto non si può non vedere l’orto botanico….ahimè in una giornata di pioggia e freddo…..ma ne è valsa davvero la pena….un’infinità di piante e fiori  di ogni tipo , una moltitudine di colori  che lascia stupito e sorpreso chi lo visita.

 

Da Melbourne non si può non partire per una destinazione ritenuta tra le più particolari al mondo….e allora si viaggia in macchina alla volta della “great Ocean Road” per farsi catturare dallo spettacolo dei 12 apostoli (alcuni purtroppo erosi nel tempo ne rimangono solo 8) .

Lungo il percorso si possono ammirare baie e spiagge selvagge, piccoli villaggi deliziosi alternati a colline verdi con fattorie ed allevamenti ( fanno pensare a villaggi  irlandesi – scozzesi e sono riuscita anche a vedere dei lama!) ….e bere un latte  di una bontà infinita, gustoso….. ho avuto la sensazione di  bere il latte di quando ero bimba, quello appena munto da mio nonno….

Torquay,  il  paradiso dei surfisti e luogo dove nasce la marca di indumenti per il surf Quicksilver

Lungo la strada si può fare una piccola sosta a Kennett River e porgere qualche briciola di biscotto o dolce ai pappagalli ……che vengono sulla tua spalla, sulle mani …sulla testa per poter mangiare…strepitoso!….e scorgere qualche koala sugli eucalipti.

Attraversare boschi e parchi , per vedere le cascate naturali e decidere di addentrarsi nel Great Otway National Park  per vedere incontrare un gran numero di koala.

Ecco….altra esperienza davvero indimenticabile……..poter guardare gruppi di koala ….grandi e piccoli, sugli alberi … koala mamme stringere teneramente il loro piccolo,  che spettacolo……e vedere esaudito un sogno, un desiderio….quello di poter toccare un koala….in cattività…..e ci è capitato!  Si proprio così! un koala giovane  fermo su un albero ad altezza uomo …siamo riusciti ad accarezzarlo Mauro ed io.

Fermarsi poi a passeggiare ed ammirare il panorama dei 12 apostoli …una visione affascinante … spiagge dai toni caldi in contrasto con l’azzurro del mare dal quale questi scogli rocciosi  si ergono….un tripudio di emozioni e sensazioni …… dovevo scuotermi per capire che era vero,  che lo stavo vivendo…..e i colori cambiano tra la sera e la mattina…..un luogo di un fascino ed un romanticismo incredibile.

Lungo la strada è d’obbligo uno  stop (magari  fermarsi anche la notte)  a Lorne e Apollo bay, due piccole cittadine graziose.   Se sei fortunato riesci anche a vedere i leoni marini.

E si riparte……alla volta di Sidney!

Città multietnica e “frizzante” …tappa d’obbligo alla “Opera house”, dove facilmente si possono incontrare sposini che passeggiano per fare foto e l’occhio segue queste immagini di felicità; all’interno dell’Opera house si vedono saloni elegantemente allestiti per le cerimonie di matrimonio….passeggiare ascoltando la musica dei localini sul lungo baia dove fermarsi a bere una birra o mangiare qualcosa ed ammirare il Sidney Harbour Bridge.

Trascorrere ore all’interno del Queen Victoria center, luccicante di addobbi natalizi, con i bellissimi negozi e punti di ristoro ed ammirare un gigantesco albero colmo di cristalli swarovski  alto quanto l’edificio e posizionato proprio al centro di esso.

Passeggiare per il quartiere italiano dagli edifici bassi, fermarsi ad ascoltare un indigeno che suona il suo strumento tipico  e poi seguire i negozietti e le bancarelle per curiosare tra l’oggettistica e i prodotti artigianali, e non puoi fare a meno di comprare un bellissimo boomerang  dipinto dagli aborigeni…..difficile davvero scegliere, sono tutti incredibilmente stupendi.

Passeggiare per la città per vedere la cattedrale, Hyde Park, Tawn Hall, farsi stupire dalla linea metro/treno  che sopraelevato entra per fare la sua stazione all’interno di un palazzo.

Cenare al ristorante da Nicks a Darling Harbour per assistere  ad una serata incredibile di festeggiamenti con i fuochi di artificio che illuminano la baia nella notte .

Purtroppo il mio viaggio si è interrotto improvvisamente dopo questa serata per un banale ma non stupido incidente……ho vissuto anche l’esperienza di un intervento per frattura in un ospedale australiano ahimè!

Avrei dovuto proseguire  il mio bellissimo viaggio in un posto che sognavo,  un luogo  che mi aveva affascinato fin da quando avevo visto le  foto del viaggio di Mauro (mio figlio) Withsunday island  e poi avrei fatto una piccola tappa a Brisbane ….purtroppo ci sarà sempre il pensiero e un pizzico di rabbia per  non aver potuto godere questa parte finale del viaggio,  ma sicuramente porterò  impresse nella mia mente le immagini di questo   “percorso australiano” e nel cuore le forti emozioni provate a contatto con la natura.

Sì, l’Australia è davvero un paese di cui ci si può innamorare!

 

 

 

“Mamma….ho una novità….mi hanno dato la nuova destinazione di lavoro….è lontano…sei pronta a questa notizia?…..Hawaii  – Honolulu!!!!”   Un tonfo al cuore!

Fin da quando ero piccola ho subito il fascino delle Hawaii….(mi hanno anche dato un nome appartenente ad un indigena dei mari poliesiani in un vecchio film)   una emozione incredibile….

Ed ho sempre pensato che avere l’opportunità di poter vedere queste isole sarebbe stato un sogno irraggiungibile…..

Invece con questa notizia il sogno  diventa realtà…..una realtà meravigliosa grazie a Mauro e Silvia.

Luglio 2019….parto alla volta di Honolulu….

Già sul taxi che dall’aeroporto mi porta a destinazione mi guardo intorno e mi sento  pervasa da un’emozione incredibile… dai grattacieli a sinistra ed un mare stupendo a destra  e da una moltitudine di colori…..Quei colori che vedrò e vivrò ogni giorno del mio viaggio e che rimarranno in me,  nel mio immaginario e nel mio cuore ….i colori che mi mancheranno poi tremendamente una volta  rientrata in Italia.

Una volta arrivata ad Honolulu, non si può non visitare almeno un’altra di queste meravigliose isole….la scelta….Big Island  o Maui?

Nessun dubbio…Maui….già il nome fa sognare …sa di magia!

E quindi si parte per un bellissimo long weekend a Maui.

Scendiamo al terminal e prendiamo un simpatico trenino che ci porta a prendere una bellissima auto cabrio che ci permetterà durante il nostro girovagare di godere al massimo degli scenari che l’isola offre e di respirarne l’aria e i profumi.

Maui offre davvero tanto e quindi non è facile decidere cosa vedere concentrandolo in così poco tempo….ma un’idea ce la siamo fatta consultando varie guide ed articoli.

Via…. si comincia subito percorrendo la strada in direzione di Lahaina (la capitale) …costeggiando  lunghi tratti di un mare stupendo alternato a tratti collinari, ammirando la vista dell’isola di Lanai che fronteggia la costa   ..(est?)….  di Maui  gli occhi non sanno dove guardare e cercano di fissare le immagini di un paesaggio incantevole…che devo imprimere nella mente

Kaanapali….la spiaggia più bella di Maui….ma poi sarà cosi?….tante sono le spiagge belle, ognuna ha qualcosa di incantevole che ti colpisce, ognuna ha una sua bellezza….tutte simili ed al tempo stesso diverse e l’incredibile è, che anche a distanza di tempo,  nella mente ritornano esattamente le immagini e le particolarità di ognuna di esse…..impossibile dimenticarle!

Percorrendo la strada,   improvvisi appaiono gli arcobaleni dai colori intensi che sembrano spuntare da un punto indefinito del cielo e che si infrangono e si perdono  nella vegetazione della collina….quasi sembra di attraversarne i colori ……

La strada cambia aspetto ….si stringe ….siamo leggermente in salita qualche curva e….. ad ognuna appaiono baie mozzafiato….decidiamo di fermarci e scendere in una di queste….Mokuleja bay…..e subito in acqua… un’acqua cristallina in cui ci prendiamo una pausa rilassante ….alle spalle la vegetazione e di fronte un azzurro infinito…..siamo praticamente nella zona migliore per fare snorkeling : Honolua – Mokuleja bay marine Life.

A kaanapali ceniamo in un ristorante sul mare ….dal ristorante accanto proviene una musica e intravedo uno spettacolo di danza tipica ma non posso distrarmi….. sta calando la sera e allora occhi puntati ad ammirare il tramonto, i raggi solari che filtrano ed attraversano un albero sulla spiaggia ….e rimanere incantati a contemplare un sole da un colore indescrivibile tra l’arancio, il rosa e l’ambra scendere e perdersi nell’orizzonte illuminando l’isola di Lanai a sinistra e la costa di Maui a destra.

Guardare un tramonto è sempre un’emozione, ma assistere a questo tramonto è stato vivere una magia.

Seguendo una delle guide mi incuriosisco e decidiamo di andare a vedere the dragon’s Teeth, formazione rocciosa che come dice il nome assomiglia ad una sorta di dentatura del drago e quindi seguendo le indicazioni raggiungiamo kapalua ….un posto incantevole!  Un complesso residenziale con campi da golf meravigliosi  ….ma non vediamo i denti del dragone…. Bisogna percorrere un sentiero al margine dei campi di golf (in parte anche qualche tratto di campi da golf) per poi trovarsi uno scenario incredibile …a contrasto del verde dei campi di golf un’apertura sul mare blu con una costa frastagliata dove realmente sembra si passeggiare a fianco di una grande dentatura

 

Continuando a nord sulla strada sempre stretta ed in salita con varie curve ci appare un paesaggio diverso più crudo quasi montano ed agreste (a tratti mi fa pensare alla scozia – irlanda) ma viviamo delle immagini spettacolari e mozzafiato guardando il mare dall’alto.

Un’esperienza strepitosa l’abbiamo vissuta  decidendo di fare la nostra seconda cena in un posto unico …The Mill house (all’interno del The Mill Platation) ambiente  arredato con gusto particolare ed al tempo stesso raffinato, cibi ottimi ed una carta dei vini eccezionali!….trovare alcuni dei migliori vini Italiani ci ha sorprendentemente  e piacevolmente  stupito. Ho mangiato un piatto particolare fatto con un riso e foglia di kalo, una pianta tipica delle isole hawaii che abbiamo poi ritrovato in una riserva naturalistica sulla Hana Way … un gusto particolare che non dimenticherò mai….. per chi visita Maui lo consiglio vivamente. Tra tutti i ristoranti in cui sono stata alle Hawaii è sicuramente quello che mi è piaciuto di più per location, cibo, cortesia e  professionalità….una serata indimenticabile!

 

Cambiando la direzione ci spingiamo verso un’altra spiaggia Charley Young beach….una bella spiaggia ampia e aperta  dove ci siamo sdraiati sotto palme altissime e colme di frutti di cocco….. bellissima la sensazione di sdraiarsi a prendere il sole, alzare gli occhi ed ammirare le palme che fluttuano al vento, ascoltarne il fruscio…..

Ovviamente se ti rechi a Maui non puoi non percorrere la Hana Way…… ne vale davvero la pena!

All’inizio della strada ci fermiamo per ammirare una costa dove poter ammirare le tartarughe ed al tempo stesso puoi vedere numerosi surfisti ….Si alternano percorrendola paesaggi incantevoli tra baie, spiagge, vegetazioni immense da cui si intravedono cascate e cascatelle, entrare nei boschi e magari ritrovarsi a fare il bagno in una piscina naturale ….visitare arboreti dove ammirare alberi altissimi con tronchi  segnati da striature dal verde al viola – rosato,   ammirare grandi fiori dai colori intensi …. I fiori e le foglie hanno delle dimensioni e dei colori che incantano, attirano….non ti stancheresti mai di guardarli

Fermarsi per un pranzo fugace e capitare in un ristorante a mangiare una ottima pizza cotta al forno a legna …

Cercare di raggiungere il monte haleakala …. Che purtroppo era immerso nelle nuvole per cui ci abbiamo dovuto rinunciare…..ma poco più in basso fermarsi ad ammirare dall’alto la parte centrale dell’isola

Rimanere colpiti da una parete di tavole da surf coloratissime…..ecco! questa forse è l’immagine che mi viene subito in mente pensando a Maui….perchè in fondo se ci pensi bene questa immagine racchiude tutto di Maui….il movimento, il mare, il sole, il cielo, il vento in faccia…. I colori!

Maui nel cuore!

Luana

Chi e cosa è Chalet numero 7?

Siamo una famiglia composta da 4 persone: io che sono Stefania 33 anni, il  mio compagno Romolo 35 anni e due bambini Alessandro 7 anni e Greta 4 anni. Noi 4 insieme siamo invincibili: questo è il nostro motto.

Valle Castellana è un piccolo capoluogo abruzzese nella provincia di Teramo collocato a poco più di 600 mt sul livello del mare.
Un paese ospitale e ben collegato sia con il mare che con l’alta montagna.
Sono originaria del Lazio ma venivo in questo paesetto montano fin da bambina, avevo una casetta e ci ho passato tutte le mie estati.
Ho sempre apprezzato la genuinità di questo posto.
Un paese piccolo ma pieno di gente sempre gentile e generosa, un paese dove il tempo sembra si sia fermato, un paese dove la gente ha sempre le chiavi attaccate fuori la porta, un paese dove i bimbi scorrazzano nei cortili e giocano a palla nelle strade, un paese che ha negozi solo di prima necessità (alimentari, forno, farmacia e posta), un paese dove passa una volta a settimana il signore che porta la carne fresca, o la frutta… un paese affascinante per la sua rudimentalità.
Un paese circondato da boschi e montagne, un paese dove il cielo di giorno  è  di un azzurro  speciale e di notte è pieno di stelle, un paese dove a volte il silenzio e la pace sono assordanti.
Per non parlare delle scuole… in tutta la scuola, tra asilo, elementari  e medie  ci sono circa  20/30 bambini e quindi i bimbi vengono seguiti perfettamente e vivono la scuola come una seconda famiglia.

Attualmente Valle Castellana conta 900 abitanti contando però tutte le sue frazioni annesse, qua nel capoluogo siamo circa 200 persone. Ora siamo così pochi perché già il primo terremoto del 2009 creò disagi ma poi quello del 2016 fu deleterio: nessuna casa distrutta ma quasi tutte inagibili (tra cui anche la mia). E come se non bastasse lo stesso anno a gennaio anche 3.5mt di neve, chiusi 3gg nelle proprie case, senza corrente, senza linea telefonica e con anche qualche scossa di terremoto.

Una volta arrivato l’Esercito a soccorrere, tantissima gente è stata costretta a lasciare le loro origini per trasferirsi altrove… per queste valide motivazioni c’ è stato tanto spopolamento.
Attualmente sembra un paese destinato a finire anche per colpa delle strade che non permottono una buona viabilità.
Ma noi non vogliamo credere a tutto ciò e così nel 2018 ci siamo trasferiti definitivamente qua.

Abbiamo lasciato la certezza e fatto questo salto nel buio. 

Nel 2012 mio padre comprò un terreno qui a Valle Castellana e poi un giorno decidemmo di costruirci un ristorante.
Ma nel 2013 nacque Alessandro così rallentammo un po’ tutti i lavori e poi nel 2016 nacque Greta e dopo di Greta mio padre prevalentemente, ma anche noi, investimmo tutti i risparmi di una vita per creare il nostro Chalet numero 7

Perché questo nome? Chalet perché è uno chalet di montagna a tutti gli effetti dove la pietra e il legno fanno da padroni e 7 perché è il nostro numero, nel bene e nel male è sempre presente nella nostra vita…

Il 14/07/2018 abbiamo inaugurato il nostro chalet che ha un bar, un ristorante e anche 3 camere da letto.

Il giorno dell’inaugurazione è stato bellissimo… tutte le persone sono venute a festeggiare con noi e ci siamo sentiti un po’ come dei supereroi che hanno ridato speranza alle persone originarie di qua.

Abbiamo aperto questo locale e non avevamo un minimo di esperienza nel settore perché nella nostra vita avevamo sempre fatto altro, la cucina per me è sempre stata solo una passione.
Abbiamo iniziato seguendo qualche corso, affiancandoci a una persona del posto… e oggi siamo solo noi 4 a gestire il tutto… io cucino e Romolo serve ai tavoli. Abbiamo creato un ambiente familiare, ricco di genuinità e positività e passione per quello che facciamo, usiamo solo materie prime e solo del posto… facciamo con tanto amore  una cucina quasi a km 0. Quando si assapora un  nostro piatto tutto ciò emerge…
E ad oggi dopo 2 anni che siamo qua è proprio questo il nostro punto di forza.

Dopo questi due anni posso dire che futuro migliore ai miei bimbi nn potevo darlo.

Regalargli nel 2020 un’origine così salutare e lontana da quella realtà stressante tipica dei luoghi piu affollati, è veramente tanto… hanno riscoperto l’utilizzo della creatività, il relazionarsi alle persone, una vita all’aria aperta, un’aria buona da respirare… secondo me è davvero tanto. In più noi siamo 2 genitori giovani e quindi li accompagniamo nello sport, nello studio delle lingue, nella passione per i viaggi, nella passione per la moda…. Non sono bambini antichi o all’antica sono solo bambini pieni di vecchi valori e di tradizione. 

A distanza di 2 anni posso dire che nonostante tutte le difficoltà come lo stare lontano da amici e parenti, il non avere più una cosa dove abitare (per un anno abbiamo vissuto in una stanza dello chalet, è stata durissima, poi finalmente ci hanno consegnato una sae, le casette in legno per i terremotati …e allora è mandato tutto molto meglio) … siamo orgogliosi di ciò che abbiamo fatto e felici di vivere questa esperienza.

Abbiamo in mente di ingrandire il nostro chalet … vorremmo fare una sorta di centro benessere, vorremo fare anche un pub … insomma le idee ci sono ma ora dobbiamo lavorare per guadagnare e poter investire???

We are a family made up of 4 people who am Stefania 33 years old, my partner romolo 35 years old and two children alessandro 7 years old and greta 4 years old. We 4 together are invincible, this is our motto.

 

Valle castellana is a small provincial capital of the Abruzzo region in the province of Teramo located just over 600 meters above sea level.

A hospitable country and well connected to both the sea and the high mountains.

I am originally from Lazio but I came to this mountain pass since I was a child, I had a small house and I spent all my summers there.

I have always appreciated the authenticity of this place.

A small country but full of always kind and generous people, a country where time seems to stand still, a country where people always have their keys attached outside the door, a country where children run around in the courtyards and play ball in the streets , a country that has only basic necessities shops (food, bakery, pharmacy and post), a country where the gentleman who brings fresh meat or fruit passes once a week … a fascinating country for its rudimentality.

A country surrounded by woods and mountains, a country where the sky is of a special blue in the daytime and full of stars at night, a country where sometimes the silence and peace are deafening.

Not to mention the schools … throughout the school, between kindergarten, elementary and middle schools there are about 20/30 children and therefore the children are followed perfectly and live the school as a second family.

It currently has 900 inhabitants, counting however all its annexed hamlets, here in the capital we are about 200 people. Now we are so few because already the first earthquake of 2009 created inconveniences but then that of 2016 was deleterious … no house destroyed but almost all unusable (including mine) and as if not enough the same year in January even 3.5mt of snow, closed 3 days in their homes, without electricity, without a telephone line and even with some earthquake, once the army arrived to help, many people were forced to leave their origins to move elsewhere … for these valid reasons there has been a lot of depopulation.

Currently it seems a country destined to end also because of the roads that do not allow good road conditions.

But we don’t want to believe all of this, in fact in 2018 we moved permanently here.

We left certainty and made this leap in the dark.

 

In 2012 my father bought a land here in Valle castellana and then one day we decided to build a restaurant there.

But in 2013 Alessandro was born so we cheered up all the work and then in 2016 Greta was born and after Greta my father mainly but we also invested all the savings of a lifetime to create our chalet number 7 (why this name? Chalet because it is a full-fledged mountain chalet where stone and wood are the masters and 7 because it is our number for better or for worse is always present in our life) … on 14/07/2018 we inaugurated our chalet which is a bar, a restaurant and we also have 3 bedrooms.

The inauguration day was beautiful … all the people came to celebrate with us and we felt a bit like superheroes who gave hope to the people from here.

We opened this place and we had no experience in the sector because we had always done something else in our life, cooking has always been just a passion for me.

We started by taking a few courses, joining a local person … and today it is only the 4 of us who manage everything … I cook and Romolo serves at the tables. We have created a family environment, full of authenticity and positivity and passion for what we do, we only use raw materials and only from the place … we make a kitchen with lots of love almost at km 0. When you taste one of our dishes, everything emerges …

And today, after 2 years of being here, this is our strong point.

In these two years I can say that the future will improve for my children I could not give it.

Giving him in 2020 such a healthy and distant origin from that stressful reality typical of crowded places, is really a lot … they have rediscovered the use of creativity, relating to people, a life in the open air, a good air to breathe … I think it’s really a lot. In addition, we are 2 young parents and therefore we accompany them in sport, in the study of languages, in the passion for travel, in the passion for fashion …. They are not old or old-fashioned children, they are only children full of old values ​​and of tradition.

 

After 2 years I can say that despite all the difficulties, first of all: being away from friends and relatives, not having something to live in anymore (for a year we lived in a room in the chalet it was very hard, then finally they gave us a sae, the wooden houses for the earthquake victims … and then they sent everything much better) ..

we are proud of what we have done and happy to live this experience.

We have plans to enlarge our chalet … we would like to make a sort of wellness center, we would also like to make a pub … in short, there are many ideas but now we have to work to earn and be able to invest???

Somos una familia de 4 personas que soy Stefania de 33 años, mi pareja romolo de 35 años y dos hijos alessandro de 7 años y greta de 4 años. Nosotros 4 juntos somos invencibles, este es nuestro lema.

 

Valle castellana es una pequeña capital provincial de la región de Abruzzo en la provincia de Teramo ubicada a poco más de 600 metros sobre el nivel del mar.

Un país hospitalario y bien comunicado tanto con el mar como con las altas montañas.

Soy originario de Lazio pero llegué a este puerto de montaña desde que era niño, tenía una casa pequeña y pasé todos los veranos allí.

Siempre he apreciado la autenticidad de este lugar.

Un país pequeño pero lleno de gente siempre amable y generosa, un país donde el tiempo parece haberse detenido, un país donde la gente siempre tiene sus llaves atadas afuera de la puerta, un país donde los niños corren por los patios y juegan a la pelota en las calles. , un país que solo tiene tiendas de artículos básicos (comida, panadería, farmacia y correos), un país donde el caballero que trae carne o fruta fresca pasa una vez por semana … un país fascinante por su rudimentalismo.

Un país rodeado de bosques y montañas, un país donde el cielo es especial durante el día y lleno de estrellas por la noche, un país donde a veces el silencio y la paz son ensordecedores.

Sin mencionar las escuelas … en toda la escuela, entre el jardín de infantes, la primaria y la secundaria, hay alrededor de 20/30 niños y, por lo tanto, los niños son seguidos perfectamente y viven la escuela como una segunda familia.

Actualmente tiene 900 habitantes, contando sin embargo todas sus aldeas anexas, aquí en la capital somos unas 200 personas. Ahora somos tan pocos porque el primer terremoto de 2009 creó inconvenientes, pero el de 2016 fue perjudicial … ninguna casa destruida, pero casi todas inutilizables (incluida la mía) y como si no fuera suficiente el mismo año en enero, incluso 3,5 millones de toneladas. de nieve, cerraron 3 días en sus hogares, sin electricidad, sin línea telefónica e incluso con algún terremoto, una vez que el ejército llegó para ayudar, muchas personas se vieron obligadas a abandonar sus orígenes para mudarse a otro lugar … para estos razones válidas ha habido mucha despoblación.

Actualmente parece un país destinado a terminar también debido a las carreteras que no permiten buenas condiciones viales.

Pero no queremos creer todo esto, de hecho, en 2018 nos mudamos aquí permanentemente.

Dejamos certeza e hicimos este salto en la oscuridad.

 

En 2012, mi padre compró un terreno aquí en Valle castellana y luego, un día, decidimos construir un restaurante allí.

Pero en 2013 nació Alessandro, así que animamos todo el trabajo y luego en 2016 nació Greta y después de Greta mi padre principalmente, pero también invertimos todos los ahorros de toda una vida para crear nuestro chalet número 7 (¿por qué este nombre? Chalet porque es un chalet de montaña en toda regla donde la piedra y la madera son los maestros y 7 porque es nuestro número para bien o para mal siempre está presente en nuestra vida) … el 14/07/2018 inauguramos nuestro Chalet que es un bar, un restaurante y también tenemos 3 dormitorios.

El día de la inauguración fue hermoso … toda la gente vino a celebrar con nosotros y nos sentimos un poco como superhéroes que devolvieron la esperanza a la gente de aquí.

Abrimos este lugar y no teníamos un mínimo de experiencia en el sector porque en nuestra vida siempre habíamos hecho algo más, cocinar para mí siempre ha sido solo una pasión.

Comenzamos tomando algunos cursos, uniéndonos a una persona local … y hoy somos solo nosotros 4 los que manejamos todo … yo cocino y Romolo sirve en las mesas. Hemos creado un ambiente familiar, lleno de autenticidad, positividad y pasión por lo que hacemos, solo usamos materias primas y solo locales … hacemos una cocina con mucho amor casi en el km 0. Cuando pruebas uno de nuestros platos, todo emerge …

Y hoy, después de 2 años de estar aquí, este es nuestro punto fuerte.

En estos dos años puedo decir que el futuro mejorará para mis hijos, no podría darlo.

Darle en 2020 un origen tan saludable y distante de esa estresante realidad típica de lugares abarrotados, es realmente mucho … han redescubierto el uso de la creatividad, la relación con las personas, una vida al aire libre, un buen aire para respirar … Creo que es realmente mucho. Además somos 2 padres jóvenes y, por lo tanto, los acompañamos en el deporte, en el estudio de idiomas, en la pasión por los viajes, en la pasión por la moda … No son niños viejos o pasados ​​de moda, solo son niños llenos de viejos valores y de tradición

 

Después de 2 años, puedo decir que a pesar de todas las dificultades, en primer lugar: estar lejos de amigos y familiares, ya no tener algo para vivir (durante un año vivimos en una habitación en el chalet, fue muy difícil, luego finalmente nos dieron un sae, las casas de madera para las víctimas del terremoto … y luego enviaron todo mucho mejor) …

Estamos orgullosos de lo que hemos hecho y felices de vivir esta experiencia.

Tenemos planes para ampliar nuestro chalet … nos gustaría hacer una especie de centro de bienestar, también nos gustaría hacer un pub … en resumen, hay muchas ideas, pero ahora tenemos que trabajar para ganar y poder invertir???

Nous sommes une famille composée de 4 personnes qui sont Stefania 33 ans, mon partenaire romolo 35 ans et deux enfants alessandro 7 ans et greta 4 ans. Nous 4 ensemble sommes invincibles, telle est notre devise.

 

Valle castellana est une petite capitale provinciale de la région des Abruzzes dans la province de Teramo située à un peu plus de 600 mètres d’altitude.

Un pays hospitalier et bien relié à la mer et à la haute montagne.

Je suis originaire du Latium mais je suis venu sur ce col depuis mon enfance, j’avais une petite maison et j’y ai passé tous mes étés.

J’ai toujours apprécié l’authenticité de ce lieu.

Un petit pays mais plein de gens toujours gentils et généreux, un pays où le temps semble s’être arrêté, un pays où les gens ont toujours leurs clés attachées devant la porte, un pays où les enfants courent dans les cours et jouent au ballon dans les rues , un pays qui n’a que des commerces de première nécessité (alimentation, boulangerie, pharmacie et poste), un pays où passe le gentleman qui apporte de la viande ou des fruits frais une fois par semaine … un pays fascinant pour sa rudimentalité.

Un pays entouré de bois et de montagnes, un pays où le ciel est d’un bleu spécial pendant la journée et plein d’étoiles la nuit, un pays où parfois le silence et la paix sont assourdissants.

Sans parler des écoles … tout au long de l’école, entre la maternelle, le primaire et le collège il y a environ 20/30 enfants et donc les enfants sont parfaitement suivis et vivent l’école en seconde famille.

Elle compte actuellement 900 habitants mais compte tous ses hameaux périphériques, ici dans la capitale nous sommes environ 200 personnes. Maintenant nous sommes si peu car déjà le premier tremblement de terre de 2009 a créé des inconvénients mais alors celui de 2016 était délétère … pas de maison détruite mais presque toutes inutilisables (y compris la mienne) et comme si pas assez la même année en janvier même 3,5mt de neige, fermés 3 jours chez eux, sans électricité, sans ligne téléphonique et même avec des tremblements de terre, une fois l’armée arrivée pour aider, de nombreuses personnes ont été obligées de quitter leurs origines pour aller ailleurs … pour ces raisons valables il y a eu beaucoup de dépeuplement.

Actuellement, il semble qu’un pays soit destiné à finir aussi à cause des routes qui ne permettent pas de bonnes conditions routières.

Mais nous ne voulons pas croire tout cela, en fait, en 2018, nous avons déménagé définitivement ici.

Nous avons laissé la certitude et fait ce saut dans le noir.

 

En 2012, mon père a acheté un terrain ici à Valle castellana et puis un jour, nous avons décidé d’y construire un restaurant.

Mais en 2013, Alessandro est né, nous avons donc encouragé tout le travail, puis en 2016, Greta est née et après Greta, mon père principalement, mais nous avons également investi toutes les économies d’une vie pour créer notre chalet numéro 7 (pourquoi ce nom? Chalet parce que c’est un chalet de montagne à part entière où la pierre et le bois sont les maîtres et 7 car c’est notre numéro pour le meilleur ou pour le pire est toujours présent dans notre vie) … le 14/07/2018 nous inaugurons notre chalet qui est un bar, un restaurant et nous avons aussi 3 chambres.

Le jour de l’inauguration était magnifique … tout le monde est venu célébrer avec nous et nous nous sentions un peu comme des super-héros qui donnaient de l’espoir aux gens d’ici.

Nous avons ouvert cet endroit et nous n’avions aucune expérience dans le secteur car nous avions toujours fait autre chose dans notre vie, la cuisine a toujours été juste une passion pour moi.

Nous avons commencé par prendre quelques cours, en rejoignant une personne locale … et aujourd’hui ce n’est que nous quatre qui gérons tout … Je cuisine et Romolo sert aux tables. Nous avons créé un environnement familial, plein d’authenticité et de positivité et de passion pour ce que nous faisons, nous n’utilisons que des matières premières et uniquement de l’endroit … nous fabriquons une cuisine avec beaucoup d’amour presque au km 0. Lorsque vous dégustez un de nos plats, tout émerge …

Et aujourd’hui, après 2 ans de présence ici, c’est notre point fort.

Au cours de ces deux années, je peux dire que l’avenir s’améliorera pour mes enfants que je ne pourrais pas lui donner.

Lui donner en 2020 une origine si saine et éloignée de cette réalité stressante typique des lieux surpeuplés, c’est vraiment beaucoup … ils ont redécouvert l’usage de la créativité, en relation avec les gens, une vie en plein air, un bon air pour respirer … Je pense que c’est vraiment beaucoup. De plus nous sommes 2 jeunes parents et donc nous les accompagnons dans le sport, dans l’étude des langues, dans la passion pour les voyages, dans la passion pour la mode …. Ce ne sont pas des enfants vieux ou démodés, ce ne sont que des enfants pleins de valeurs anciennes et de la tradition.

 

Après 2 ans je peux dire que malgré toutes les difficultés, tout d’abord: être loin des amis et des parents, ne plus avoir de quoi vivre (pendant un an nous avons vécu dans une pièce du chalet c’était très dur, puis enfin ils nous ont donné un sae, les maisons en bois pour les victimes du tremblement de terre … et puis ils ont tout envoyé bien mieux) ..

nous sommes fiers de ce que nous avons fait et heureux de vivre cette expérience.

Nous avons prévu d’agrandir notre chalet … nous aimerions faire une sorte de centre de bien-être, nous aimerions aussi faire un pub … bref, il y a beaucoup d’idées mais maintenant nous devons travailler pour gagner et pouvoir investir???

Questo benedetto Coronavirus sta mettendo in grossa difficoltà emotiva tutti, anche una sempre pronta a lottare per sorridere come me!

è sicuramente una combinazione di fattori.. Fatto sta però che mi manca come non mai il mio papà e il pensiero di non rivedere la mia Famiglia e soprattutto Mamma per così tanto tempo mi fa mancare veramente il respiro.

Ci sono mattine che mi sveglio con un macigno sul Cuore e momenti della giornata in cui vedo solo nero.. ma questa non sono io! e non voglio essere io!

Sono stata cresciuta con tanto Amore e Sorrisi e questo voglio continuare a essere.

Il Destino o il Cielo o chi per loro.. è intervenuto per alleviare le tristezze e i miei mal di cuore.. facendomi conoscere nuove preziose pazzesche Amiche! Quelle che si svegliano piene di energia bella e non fanno altro che condividerla, sono contagiose!

Con due di loro in particolare, Laura and Rowen, ho passato gran parte del mio tempo la scorsa settimana: un fantastico Hiking a Makapu’u Lighthouse (di cui racconterò in un altro post) e la pazza fotonica unica entusiasmante avventura di Skydiving!

Me lo hanno proposto il venerdì per il sabato.. all’inizio ho detto “bo, non lo so, non credo, ho troppa paura”, poi ho deciso intanto di unirmi al gruppo e poi decidere lì per lì.

Il loro gruppo di amici è davvero coinvolgente, affettuoso e di supporto.

Erano tutti e cinque super convinti, sicuri e ansiosi di volare. Io ero lì che ancora non sapevo se buttarmi o meno..

Allora ho cercato di concentrare tutta me stessa solo sugli aspetti positivi che avrebbe avuto lo skydiving per me:

  • sono attività che si possono fare solo in determinate località e quindi non saprei quando mi potrebbe ricapitare questa occasione
  • se qualcosa andasse storto, meglio morire in una divertente attività che per colpa dei maledetti tumori o in un incidente per strada (basta vedere le percentuali di morti)
  • parte di un gruppo super entusiasmante e incoraggiante
  • salire così in alto nel cielo (4.500 metri) mi farà sentire la sensazione di essere di nuovo vicina vicina a Papone mio

Siamo stati in attesa per quasi tre ore e allora ogni volta che la mia mente andava a finire in qualche angolo buio e negativo, subito cercavo di riportare il mio cono dell’attenzione (ve ne parlerò volentieri se lo vorrete) su quella benedetta lista!

Inutile negare quanto abbiano aiutato qualsiasi attività o chiacchiera ci siamo inventati per ingannare il tempo.. lo stretching, l’aperitivo con il thè giapponese e i biscotti al burro di arachidi, l’interrogazione sui posti simbolici italiani da parte dei portoricani..

Arrivato poi il momento di lanciarsi dall’aereo.. ancora cercando di tenere il cono di attenzione su tutt’altro.. cercando di vedere Papo tra le nuvole.. ho spiegato al mio istruttore che avrei tenuto gli occhi chiusi al momento del lancio.. (soffro di vertigini e mi impressionano le altezze) e così ho fatto.. li ho aperti subito dopo.. in piena caduta libera tra le nuvole!

Ok.. questa parte non saprei proprio come spiegarvela a parole.. Spero foto e video lo faranno per me!

Buona visione,

con affetto.

La vostra Tedeschi del cuore.

 

Un pazzo, intenso skydiving alle Hawaii. Esperienze. Amici. Oahu. Follia. Brividi.

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Un pazzo, intenso skydiving alle Hawaii. Esperienze. Amici. Oahu. Follia. Brividi.

Un pazzo, intenso skydiving alle Hawaii. Esperienze. Amici. Oahu. Follia. Brividi.

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Un pazzo, intenso skydiving alle Hawaii. Esperienze. Amici. Oahu. Follia. Brividi.

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E tu? Hai mai provato il paracadute?

Raccontaci la tua esperienza in uno sport estremo!

 

Amante della Spagna, non potevo che accettare ad occhi chiusi quando la mia amica Daniela mi propose di andare a Santander per il weekend del suo compleanno!

Parliamo del primo fine settimana di aprile e soprattutto del 2014.. quindi sei anni fa; perdonatemi se le foto non sono di alta qualità come quelle odierne e se non ricordo tutti i dettagli.

Intento di questo post è condividere con voi dei bei ricordi, delle informazioni utili e magari sapere se anche qualcuna/o di voi ci è stata/o e vuole raccontarci la propria esperienza in Cantabria!

Siamo partite da Roma il venerdì sera, purtroppo non potevo prima per motivi lavorativi, e siamo rimaste fino al tardo pomeriggio di domenica.

Appena arrivate ci siamo regalate un aperitivo ricco di tapas e seguente cena in cui abbiamo assaporato varie delizie tra cui il cocido montañés e la quesada pasiega.. lo so, sul cibo la mia memoria è sempre vigile e fresca.. ?

Il sabato mattina ben cariche e desiderose di turismo abbiamo preso la macchina a noleggio e ci siamo dirette al Museo de Altamira, una fedele e interessante riproduzione della preistorica grotta situata a Santanilla del Mar.

Questa struttura è un polo di ricerca e studi per gli appassionati di questo settore in tutto il mondo e sta sviluppando vari laboratori per diffondere questo sapere e la curiosità per le cave paleolitiche anche nei più giovani delle scuole primarie.

Da lì, breve sosta per un pan con tomate y zumo de naranja per poi proseguire verso il delizioso e molto apprezzato borgo di Santillana del Mar, considerato uno dei centri con maggior valore storico artistico di tutta la Spagna.

Un aneddoto divertente parlando con le poche persone locali che incontri e con pazienza ti raccontano qualcosa delle proprie origini: il nome Santillana del Mar è una “mentira” (bugia) in quanto non è SANTA.. non è LLANA (piana) e non sul MAR..

Quanta fantasia chiunque coniò il nome per questa piccola delizia geografica, storica e soprattutto artistica! ?

Tra le foto potrete notare che abbiamo molto apprezzato Santillana e soprattutto la sua Colegiata de Santa Juliana, ricostruita intorno al 1700, ma che fortunatamente ancora conserva alcune opere e dettagli del 1300. Se andrete a visitarla, come vi auguro, non perdetevi il giardino interno con quella bella luce non poteva che essere super apprezzato da due amanti del Sole e dei colori come noi!

https://www.emotionsmagazine.com/racconti-viaggio-consigli-viaggiatori/santillana-del-mar-la-perla-dei-paesi-baschi-spagna

Pienamente soddisfatte di questa prima interessante visita, ci siamo dirette verso un’altra bomboniera cantabrica: Castro Urdiales! Oh quanto mi è piaciuto e rimasto nel cuore questo pittoresco, storico, speciale paesino che si affaccia sul mare e si trova a metà strada tra Santander e Bilbao.

Mi ha colpito da subito, non so esattamente per cosa, per quale motivo; non saprei davvero come spiegarlo e quindi spero le immagini e la mia faccia possano parlare per me..

Una signora con cui ci fermammo a chiacchierare fuori dalla gelateria, ci ha raccontato che Castro Urdiales è stato uno dei primi borghi spagnoli ad essere abitati in epoca quasi preistorica e ha per moltissimo tempo avuto un ruolo strategico per il commercio vista la sua posizione. Ragione per cui troviamo una importante Chiesa e il Castello nonostante le piccole dimensioni territoriali e amministrative.

Qualche info in più: https://www.apiediperilmondo.com/castro-urdiales/

La Iglesia de Santa María de la Asunción in stile prettamente gotico ha visto iniziare i suoi lavori intorno al 1200, dando all’intera cittadina questa atmosfera medievale che si può respirare ancora oggi camminando sotto gli archi, tra le rocce arenarie con cui fu costruito il monumento e le vetrate tipe gotiche tramite le quali si cerca di far entrare la luce nella Chiesa.

Il Castello di Sant’Anna, unico dei pochi sopravvissuti (anche se solo parzialmente) è stato anche lui costruito in epoca medievale e possiamo ancora riconoscerne la forma pentagonale con i quattro forti nei rispettivi angoli.

La Chiesa e il Castello furono eretti proprio in quella posizione da Alfonso VIII per difendere il regno di Castiglia dagli attacchi tramite mare e quindi eventuali invasioni dal nord.

Guardando la fortezza di Sant’Anna è possibile passeggiare oggi sul ponte medievale, conosciuto anche come ponte romano e conduce all’affascinante faro, costruito nel XIX secolo e acceso per la prima volta nel 1853, dopo anni di invasioni, battaglie ed erosioni naturali.

Ammaliate dal tramonto e dall’atmosfera dolce e accogliente di Castro Urdiales, abbiamo deciso di cenare in un ristorantino del porto per poi rientrare in hotel stanche e super soddisfatte dell’intensa giornata cantabrica.

Domenica mattina, ancora curiose e stimolate, ma anche stanche della lunga giornata precedente, abbiamo deciso di passare la giornata principalmente in zona Santander.

Così abbiamo iniziato con una lunga camminata fino al Palacio de la Magdalena, area molto interessante, spaziosa, dove puoi passare buona parte della giornata visto il parco, il confine con il vasto e aereggiato Golfo di Biscaglia, un grazioso aquarium con accesso diretto di acqua marina e per finire il piccolo museo naturale all’aperto dedicato al carismatico Vital Alsar Ramirez di cui adoro la citazione: LA FE ES LA BARCA, PERO SOLO LOS REMOS DE LA VOLUNTAD LA LLEVAN”.

È curioso come questo importante Palacio, costruito a inizio ‘900 come residenza estiva, sia poi stato acquistato dal Comune di Santander per trasformarlo in sede dell’Università Internazionale Estiva e centro congressi ed eventi.

Di seguito un interessante blog per altre info e foto: https://martinaway.com/penisola-de-la-magdalena-santander/

E voi siete mai stati a Santander?

Cosa vi ha colpito in particolare della Cantabria?

Dai dai sono curiosa ?

 A presto mia adorata Spagna! 🙂

Being a Lover of Spain, I could only accept without doubting when my friend Daniela proposed to me to go to Santander for her birthday weekend!

We are talking about the first weekend of April and especially of 2014 .. so six years ago; forgive me if the photos are not of high quality like today and if I don’t remember all the details. ?

The purpose of this post is to share good memories, useful information and maybe know if even some of you have been there and want to tell us about your experience in Cantabria!

We left Rome on Friday evening, unfortunately I was unable to leave earlier for business reasons, and we stayed until late Sunday afternoon.

As soon as we arrived we started the night with an aperitif full of tapas and the following dinner in which we tasted various delights including the cocido montañés and the quesada pasiega .. I know, on food my memory is always alert and fresh .. ?

On Saturday mornings, well charged and eager for tourism, we rented a car and headed to the Museo de Altamira, a faithful and interesting reproduction of the prehistoric cave located in Santanilla del Mar.

This structure is a center of research and studies for fans of this sector all over the world and is developing various laboratories to spread this knowledge and curiosity for the Paleolithic quarries even in the youngest of primary schools.

https://www.brittany-ferries.co.uk/guides/spain/cantabria/santillana-del-mar/museo-de-altamira

From there, a short stop for a pan con tomate y zumo de naranja and then continue towards the delightful and highly appreciated village of Santillana del Mar, considered one of the centers with the greatest historical and artistic value in all of Spain.

A funny anecdote talking to the few local people you meet and patiently tell you something about their origins: the name Santillana del Mar is a “lie” as it is not Saint (SANTA) .. it is not LLANA (flat) and not on the Sea..

How much imagination anyone coined the name for this little geographical, historical and above all artistic delight! ?

https://www.santillana-del-mar.com/en

Among the photos you can see that we greatly appreciated Santillana and especially its Colegiata de Santa Juliana, rebuilt around 1700, but which fortunately still retains some works and details from the 1300s. If you go to visit it, as I wish you, don’t miss the internal garden with that beautiful light it could only be super appreciated by two lovers of the Sun and colors like us!

Fully satisfied with this first interesting visit, we headed for another Cantabrian pearl: Castro Urdiales! Oh how much I liked and remained in my heart this picturesque, historic, special village overlooking the sea and located halfway between Santander and Bilbao.

It struck me immediately, I don’t know exactly for what, for what reason; I really don’t know how to explain it and so I hope the images and my face can speak for me ..

A lady with whom we stopped to chat outside the ice cream shop, told us that Castro Urdiales was one of the first Spanish villages to be inhabited in almost prehistoric times and for a very long time had a strategic role for commerce given its location. Reason why we find an important Church and the Castle despite the small territorial and administrative dimensions.

The typically Gothic Iglesia de Santa María de la Asunción saw its work begin around 1200, giving the entire town this medieval atmosphere that can still be breathed today by walking under the arches, among the sandstone rocks with which the monument and the typical Gothic windows through which we try to let the light enter the Church.

The Castle of Sant’Anna, the only one of the few survivors (even if only partially) was also built in medieval times and we can still recognize its pentagonal shape with the four forts in the respective corners.

The Church and the Castle were built in that position by Alfonso VIII to defend the kingdom of Castile from attacks by sea and therefore any invasions from the north.

Looking at the fortress of Sant’Anna it is possible to stroll today on the medieval bridge, also known as the Roman bridge and leads to the fascinating lighthouse, built in the 19th century and lit for the first time in 1853, after years of invasions, battles and natural erosions.

Enchanted by the sunset and the sweet and welcoming atmosphere of Castro Urdiales, we decided to dine in a restaurant in the port and then return to our hotel tired and super satisfied with the intense Cantabrian day.

Sunday morning, still curious and stimulated, but also tired from the long previous day, we decided to spend the day mainly in Santander.

We started with a long walk to the Palacio de la Magdalena, a very interesting, spacious area, where you can spend most of the day having regard to the park, the border with the vast and airy Bay of Biscay, a nice aquarium with direct access to sea water and finally the small open-air natural museum dedicated to the charismatic Vital Alsar Ramirez whose quote I love: LA FE ES LA BARCA, BUT SOLO LOS REMOS DE LA VOLUNTAD LA LLEVAN “.

It is curious how this important Palacio, built in the early 1900s as a royal summer residence, was later purchased by the Municipality of Santander to transform it into the headquarters of the International Summer University and congress and events center.

Check out this: https://www.lonelyplanet.com/spain/cantabria-asturias-and-galicia/santander/attractions/palacio-de-la-magdalena/a/poi-sig/1481711/360749

¡Amante de España, solo podía aceptar sin dudas cuando mi amiga Daniela me propuso ir a Santander para su fin de semana de cumpleaños!

Hablamos del primer fin de semana de abril y especialmente de 2014 … así que hace seis años; perdónadme si las fotos no son de alta calidad como hoy y si no recuerdo todos los detalles.

El propósito de esta publicación es compartir buenos recuerdos, información útil y tal vez saber si incluso algunos de ustedes han estado allí y quieren contarnos sobre su experiencia en Cantabria.

Salimos de Roma el viernes por la noche, desafortunadamente no pude hacerlo antes por razones de trabajo, y nos quedamos hasta el domingo por la tarde.

Tan pronto como llegamos nos aprovechamos un aperitivo lleno de tapas y la siguiente cena en la que probamos varias delicias, incluyendo el cocido montañés y la quesada pasiega … Lo sé, en la comida mi memoria siempre está alerta y fresca … ?

Los sábados por la mañana, bien cargadas y ansiosas por el turismo, tomamos el coche de alquiler y nos dirigimos al Museo de Altamira, una reproducción fiel e interesante de la cueva prehistórica ubicada en Santanilla del Mar.

Esta estructura es un centro de investigación y estudios para los fanáticos de este sector en todo el mundo y está desarrollando varios laboratorios para difundir este conocimiento y curiosidad por las canteras paleolíticas, incluso en las escuelas primarias más jóvenes.

https://www.spain.info/it/que-quieres/arte/museos/cantabria/museo_nacional_y_centro_de_investigacion_de_altamira.html

Desde allí, una breve parada para tomar un pan con tomate y zumo de naranja y luego continuar hacia el encantador y muy apreciado pueblo de Santillana del Mar, considerado uno de los centros con mayor valor histórico y artístico de toda España.

Una anécdota divertida que eschuchemos de unas personas locales que encontramos es algo sobre sus orígenes: el nombre de Santillana del Mar es una “mentira” ya que no es SANTA … no es LLANA (plana) y no està sobre el mar ..

¡Cuánta imaginación lo que acuñó el nombre de esta pequeña delicia geográfica, histórica y sobre todo artística! ?

Entre las fotos se puede ver que apreciamos mucho a Santillana y especialmente a su Colegiata de Santa Juliana, reconstruida alrededor de 1700, pero que afortunadamente aún conserva algunas obras y detalles de la década de 1300. Si vas a visitarla, como te deseo, no te pierdas el jardín interno. ¡Con esa hermosa luz cuanto dos amantes del Sol y de colores como nosotras podrían apreciarlo de maravilla!

Completamente satisfechas con esta primera visita interesante, nos dirigimos a otro favor cántabro: ¡Castro Urdiales! Oh, cuánto me gustó y me quedé en mi corazón este pueblo pintoresco, histórico y especial con vista al mar y ubicado a medio camino entre Santander y Bilbao.

Me llamó la atención de inmediato, no sé exactamente por qué, por qué razón; Realmente no sé cómo explicarlo, así que espero que las imágenes y mi cara puedan hablar por mí.

Una señora con la que nos detuvimos para charlar frente a la heladería nos contó que Castro Urdiales fue una de las primeras aldeas españolas habitadas en tiempos casi prehistóricos y que durante mucho tiempo tuvo un papel estratégico para el comercio dada su ubicación. Motivo por el cual encontramos una importante Iglesia y el Castillo a pesar de las pequeñas dimensiones territoriales y administrativas.

La Iglesia de Santa María de la Asunción, típicamente gótica, vio su trabajo comenzar alrededor de 1200, dando a toda la ciudad esta atmósfera medieval que todavía se puede respirar hoy caminando bajo los arcos, entre las rocas arenarias con las que monumento y las típicas ventanas góticas a través de las cuales intentamos dejar que la luz entre en la Iglesia.

El Castillo de Santa Ana, el único de los pocos sobrevivientes (aunque solo sea parcialmente) también se construyó en la época medieval y aún podemos reconocer su forma pentagonal con los cuatro fuertes en los rincones respectivos.

La Iglesia y el Castillo fueron construidos en esa posición por Alfonso VIII para defender el reino de Castilla de los ataques por mar y, por lo tanto, de cualquier invasión desde el norte.

Mirando a la fortaleza de Santa Ana es posible pasear hoy por el puente medieval, también conocido como el puente romano que conduce al fascinante faro, construido en el siglo XIX e iluminado por primera vez en 1853, después de años de invasiones, batallas y erosiones naturales.

Encantados por la puesta de sol y el ambiente dulce y acogedor de Castro Urdiales, decidimos cenar en un restaurante en el puerto y luego regresar a nuestro hotel cansadas ​​y súper satisfechas con el intenso día cantábrico.

 

El domingo por la mañana, todavía curiosas y estimuladas, pero también cansadas del largo día anterior, decidimos pasar el día principalmente en Santander.

Así que comenzamos con una larga caminata hasta el Palacio de la Magdalena, una zona muy interesante y espaciosa, donde puedes disfrutar la mayor parte del día teniendo en cuenta el parque, la frontera con el vasto y espacioso Golfo de Vizcaya, un bonito acuario con acceso directo al agua marina y finalmente el pequeño museo natural al aire libre dedicado al carismático Vital Alsar Ramírez cuya cita me encanta: LA FE ES LA BARCA, PERO SOLO LOS REMOS DE LA VOLUNTAD LA LLEVAN “.

Es curioso cómo este importante Palacio, construido a principios del siglo XX como residencia de verano, fue adquirido posteriormente por el Municipio de Santander para transformarlo en la sede de la Universidad Internacional de Verano y el centro de congresos y eventos.

Y tu?

Fuiste a Santander?

Que te encanta de Cantabria?

Cuentame ?

Aloha!

Ecco come queste fantastiche isole ti accolgono.. una semplice parola, ma che sprigiona ormai da anni quel qualcosa di esotico, di colorato, di positivo specialmente in noi italiani.

Così, con la stessa energia, voglio cominciare a raccontarvi le nostre Hawaii che abbiamo la fortuna di vivere non solo da residenti ma anche da turisti.. quindi godiamo sia della sua vita quotidiana che dei posti nuovi, diversi, inaspettati che ancora dobbiamo scoprire.

Noi viviamo sull’Isola di Oahu, punto di riferimento per le Hawaii con la sua capitale Honolulu.

È un’isola grande con un’alta densità di popolazione (circa un milione di persone). È diversa in ogni sua parte, da nord a sud, da est a ovest. Non ti fa annoiare mai, direi! ?

Oahu si estende su circa 1.600 km, con un territorio denso di vegetazione verde per buona parte dell’anno. Possiede piccole e grandi baie, un fantastico cratere vulcanico, spiagge larghe e strette, tutte costeggianti l’Oceano che riesce a regalarci le più svariate sfumature di blu!

Sono tante le opportunità che quest’isola offre e così, anche io e mio marito abbiamo cercato di coglierne quante più possibili:

  • Hiking – immersi nella meravigliosa natura
  • Farsi scaldare dal Sole sdraiati in spiagge più e meno famose
  • Snorkeling tra tartarughe e divertenti pesci colorati, coralli delicati e preziosi
  • Lezioni di surf e bodyboarding
  • Degustazioni di cibo locale e internazionale
  • Sfavillanti fuochi d’artificio
  • Concerti di Ukulele
  • Lezioni di Hula
  • Andare nelle local farms per portarsi a casa le vere Macadamias, la frutta locale a KM 0, il cocco, il miele

Appena ci siamo trasferiti a Honolulu, tutti da casa mi chiedevano come fossero queste Hawaii, che tipi fossero gli Hawaiiani; io rispondevo che mi serviva ancora del tempo per capire, per avere le idee chiare..

Dopo un anno in questa meravigliosa realtà, mi sento di poter tranquillamente affermare che la più grande ricchezza e caratteristica di queste fantastiche e colorate isole è proprio il loro essere uniche! Immerse nell’oceano, a metà tra Occidente e Oriente, sono un grandioso miscuglio di razze, tradizioni, sapori, culture, festività, religioni, abitudini..

Qualche cenno storico mi aiuterà sicuramente a spiegare il perché di queste mie affermazioni:

Le isole hawaiiane furono raggiunte e abitate per la prima volta 1.500 anni dai Polinesiani, dando così un input floreale, di colori, di balli e sapori a questo arcipelago.

A fine ‘700 sono arrivati qui per la prima volta gli Europei guidati da Capitan Cook e dopo circa un centinaio di anni, quando le piantagioni di zucchero continuavano a produrre in modo esponenziale, sono arrivati qui lavoratori dalla Cina e poi da Filippine, Corea, Giappone.

È soprattutto da questa manodopera che ben mischiata ai tratti polinesiani derivano i tratti meravigliosi degli attuali hawaiiani.

Ovunque in queste isole è possibile trovare tantissimi ristoranti di cucina orientale e quella che ho scoperto piacermi di più è quella Coreana!

Un sito che ben sintetizza e racconta la storia Hawaiiana è https://www.gohawaii.com/hawaiian-culture/history

E tu hai mai avuto l’opportunità di vistare le Hawaii?

Se no, cosa in particolare ti piacerebbe sapere di queste isole?

E poi, Ti sei mai trasferito così lontano, in un posto con delle tradizioni e culture tanto diverse dalle nostre?

Ne approfitto per segnalarvi unico blog italiano interamente dedicato alle hawaii: https://lovehawaii.it/ e in particolare questa pagina: https://lovehawaii.it/7-domande-cosa-sapere-hawaii/

Our Hawaii

Aloha!

Here’s how these fantastic islands welcome you … a simple word, but which for years has been giving off that exotic, colorful, positive something especially in us Italians.

So, with the same energy, I want to start telling you about our Hawaii that we are lucky enough to live not only as residents but also as tourists .. so we enjoy both his daily life and the new, different, unexpected places that we still have to discover.

We live on the Island of Oahu, a reference point for Hawaii with its capital Honolulu.

It is a large island with a high population density (around one million people). It is different in every part, from north to south, from east to west. It never bores you, I’d say! ?

Oahu extends over approximately 1,600 km, with a territory dense with green vegetation for most of the year. It has small and large bays, a fantastic volcanic crater, wide and narrow beaches, all bordering the ocean that manages to give us the most varied shades of blue!

There are many opportunities that this island offers and so, my husband and I also tried to take as many as possible:

  • Hiking – immersed in the wonderful nature
  • Sunbathing lying on more and less famous beaches
  • Snorkeling between turtles and funny colored fishes, delicate and precious corals
  • Surfing and bodyboarding lessons
  • Local and international food tastings
  • Sparkling fireworks
  • Ukulele concerts
  • Hula lessons
  • Go to the local farms to take home the real Macadamias, the local fruit at KM 0, the coconut, the honey

As soon as we moved to Honolulu, everyone from home asked me how for me Hawaii were, what the Hawaiians were like; I replied that I still needed time to understand, to have clear ideas ..

After a year in this wonderful reality, I feel I can surely say that the greatest wealth and characteristic of these fantastic and colorful islands is precisely their being unique! Immersed in the ocean, halfway between the West and the East, they are a great mixture of races, traditions, flavors, cultures, holidays, religions, habits ..

A few historical references will certainly help me to explain the reason for these statements:

The Hawaiian islands were reached and inhabited for the first time 1,500 years by the Polynesians, thus giving a floral input of colors, dances and flavors to this archipelago.

At the end of the 18th century, the Europeans led by Captain Cook arrived here for the first time and after about a hundred years, when the sugar plantations continued to produce exponentially, workers arrived from China and then from the Philippines, Korea, Japan.

It is above all from this workforce that well mixed with the Polynesian traits derive the wonderful traits of today’s Hawaiians.

Everywhere in these islands you can find many restaurants of oriental cuisine and the one that I discovered I like the most is the Korean one!

A site that sums up and tells the Hawaiian story is https://www.gohawaii.com/hawaiian-culture/history

And have you ever had the opportunity to visit Hawaii?

If not, what in particular would you like to know about these islands?

And then, have you ever moved so far, to a place with traditions and cultures so different from ours?

Nuestro Hawaii

Aloha!

Así es como estas islas fantásticas le dan la bienvenida … una palabra simple, pero que durante años ha estado emitiendo ese algo exótico, colorido y positivo, especialmente en nosotros los italianos.

Entonces, con la misma energía, quiero comenzar a contarles sobre nuestro Hawái que tenemos la suerte de vivir no solo como residentes sino también como turistas … para que podamos disfrutar tanto de su vida diaria como de los nuevos, diferentes e inesperados lugares que aún tenemos que descubrir.

Vivimos en la isla de Oahu, un punto de referencia para Hawai con su capital Honolulu.

Es una isla grande con una alta densidad de población (alrededor de un millón de personas). Es diferente en cada parte, de norte a sur, de este a oeste. ¡Nunca te aburre, diría! ?

Oahu se extiende sobre aproximadamente 1.600 km, con un territorio denso con vegetación verde durante la mayor parte del año. Tiene bahías pequeñas y grandes, un cráter volcánico fantástico, playas anchas y estrechas, todas bordeando el océano que logra darnos los más variados tonos de azul.

Hay muchas oportunidades que ofrece esta isla y, por lo tanto, mi esposo y yo también intentamos aprovechar la mayor cantidad posible:

  • Senderismo: inmerso en la naturaleza maravillosa
  • Caliéntate del sol en playas más y menos famosas
  • Snorkel entre tortugas y peces de colores divertidos, corales delicados y preciosos
  • Clases de surf y bodyboard
  • Degustaciones de comida local e internacional.
  • Fuegos artificiales espumosos
  • Conciertos de ukelele
  • Lecciones de hula
  • Ve a las granjas locales para llevarte a casa las verdaderas macadamias, la fruta local en KM 0, el coco, la miel

Tan pronto como nos mudamos a Honolulu, todos en casa me preguntaban cómo eran estos Hawái, cómo eran los hawaianos; Le respondí que aún necesitaba tiempo para entender, para tener ideas claras …

¡Después de un año en esta maravillosa realidad, siento que puedo decir con seguridad que la mayor riqueza y característica de estas islas fantásticas y coloridas es precisamente que son únicas! Inmersos en el océano, a medio camino entre Occidente y Oriente, son una gran mezcla de razas, tradiciones, sabores, culturas, fiestas, religiones, hábitos …

Algunas referencias históricas ciertamente me ayudarán a explicar la razón de estas declaraciones:

Las islas hawaianas fueron alcanzadas y habitadas por primera vez hace 1.500 años por los polinesios, dando así un aporte floral de colores, danzas y sabores a este archipiélago.

A fines del siglo XVIII, los europeos liderados por el Capitán Cook llegaron aquí por primera vez y después de unos cien años, cuando las plantaciones de azúcar continuaron produciendo exponencialmente, llegaron trabajadores de China y luego de Filipinas, Corea, Japón.

Es sobre todo de esta fuerza laboral que bien mezclados con los rasgos polinesios derivan los maravillosos rasgos de los hawaianos de hoy.

¡En todas partes de estas islas puedes encontrar muchos restaurantes de cocina oriental y el que descubrí que me gusta más es el coreano!

Un sitio que resume y cuenta la historia hawaiana es https://www.gohawaii.com/hawaiian-culture/history

¿Y alguna vez has tenido la oportunidad de visitar Hawai?

Si no, ¿qué le gustaría saber en particular sobre estas islas?

Y luego, ¿alguna vez te has mudado tan lejos, a un lugar con tradiciones y culturas tan diferentes a las nuestras?

Aprovecho esta oportunidad para informarles sobre un buen blog en espaȵol que habla y describe Hawaii: https://viajeros360.com/2018/08/08/hawaii-guia-de-viaje/